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Superbonus, Ecobonus, Bonus Casa e Sisma Bonus, se non hai ancora ricevuto la lettera di compliance dall'Agenzia delle Entrate sei ancora in tempo per metterti in regola.

  • Admin
  • 7 mar
  • Tempo di lettura: 3 min
 

Il 7 Febbraio 2025 l'Agenzia delle Entrate ha spedito via raccomandata A/R e via Pec le Lettere di Compliance per l'aggiornamento della rendita catastale post-intervento: le indicazioni sul provvedimento dell'Agenzia delle Entrate n. 38133/2025 (scarica QUI il documento)


L'Agenzia delle Entrate è partita ufficialmente l'invio delle lettere di compliance via PEC e Raccomandata (ma anche direttamente sul cassetto fiscale del contribuente) sul Superbonus e e gli altri bonus edilizi, come stabilito dal provvedimento 38133/2025. L’operazione, basata sulla legge di Bilancio 2024, mira a verificare se i contribuenti che hanno usufruito del Superbonus o dei vari bonus edilizi quali Ecobonus, Bonus Casa e Sisma Bonus, abbiano effettuato la necessaria variazione catastale al termine dei lavori, quando previsto, applicando la sanzione prevista in caso di mancato aggiornamento della rendita catastale dopo i lavori di ristrutturazione e riqualificazione energetica.


7 Marzo 2025


Obbligo di aggiornamento catastale: le disposizioni normative

Le lettere, inviate tramite PEC, raccomandata o direttamente nel cassetto fiscale del contribuente, invitano a sanare eventuali omissioni o a giustificare la mancata comunicazione. I destinatari potranno fornire chiarimenti o regolarizzare la propria posizione usufruendo di sanzioni ridotte, avvalendosi della relazione di un Tecnico.

L'Agenzia identifica i casi sospetti attraverso l'analisi delle banche dati e una selezione mirata. La comunicazione includerà i dati del contribuente, l'identificativo catastale dell’immobile e l’invito a trasmettere eventuali chiarimenti tramite il portale dedicato. Se risulta che la variazione catastale era obbligatoria ma non è stata effettuata, il contribuente dovrà provvedere per evitare sanzioni più elevate.


Incremento del valore immobiliare e rendita catastale

Gli interventi incentivati dal Superbonus possono avere un impatto positivo sia sul valore di mercato delle unità immobiliari che sulla loro capacità di generare reddito, con possibili effetti sulla rendita catastale. In base all’articolo 20 del Regio Decreto-Legge n. 652/1939, i proprietari sono tenuti a dichiarare entro 30 giorni eventuali variazioni dello stato degli immobili, comprese modifiche alla consistenza, alla categoria o alla classe catastale. Secondo la prassi consolidata (circolare n. 10/2005), l’aggiornamento della rendita catastale è sempre necessario quando gli interventi determinano un incremento del valore immobiliare o della redditività superiore al 15%.


Cosa prevede il Fisco?

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) prima e l'Agenzia delle Entrate con il documento rilascio oggi, hanno chiarito che:

  • Saranno inviate lettere di compliance tramite PEC o Raccomandata (e direttamente sul cassetto fiscale del contribuente) per sollecitare chi non ha dichiarato le variazioni catastali.

  • Partiranno accertamenti diretti con sanzioni automatiche per chi non regolarizza subito la propria posizione.

  • Verranno usate nuove tecnologie e banche dati incrociate per individuare gli immobili non aggiornati.

  • Il termine per contestare le violazioni va fino al 31 dicembre 2025 per lavori eseguiti dal 2019 in poi.


Chi deve mettersi in regola?

Tutti coloro che hanno effettuato interventi edilizi che modificano il classamento dell’immobile. In particolare:

  • Superbonus e Sisma bonus: sempre obbligatorio l’aggiornamento catastale.

  • Ecobonus e Bonus Casa: obbligatorio in molti casi, soprattutto se si è usufruito della detrazione del 50% o 65% (sostituzione caldaia, infissi, installazione impianto fotovoltaico, cappotto termico)


Come evitare le sanzioni?

Se la dichiarazione catastale è stata omessa, è possibile regolarizzare la posizione prima di un accertamento tramite ravvedimento operoso (172€ contro la sanzione fino ad un massimo di 8.264€ in caso di mancato aggiornamento). La procedura DOCFA calcola automaticamente le sanzioni ridotte in base al ritardo, ma deve essere presentata dal tecnico che ha seguito i lavori, e nel caso di Superbonus preferibilmente da chi ha rilasciato l'Asseverazione Tecnica.

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