02 ottobre 2024
L'Esecutivo propone certificati bianchi per il residenziale e incentivi solo per i redditi bassi
Al momento è sicuro che il bonus ristrutturazioni nel 2025 sarà diverso dagli ultimi anni, poiché subirà una riduzione dell'aliquota di detrazione e del tetto di spesa agevolabile.
Non è tuttavia escluso che nel 2025 il bonus ristrutturazioni sarà definitivamente superato da una revisione complessiva dei bonus edilizi per centrare gli obiettivi europei sull’efficientamento energetico. Il Piano strutturale di bilancio (Psb), predisposto dal Governo, prevede il raggiungimento degli obiettivi di efficientamento energetico degli edifici, con un ricorso sempre minore alle detrazioni fiscali.
In questo contesto, il Governo sta valutando la possibilità che gli Attestati di Prestazione Energetica (APE) diventino, dal 2025, strumenti simili ai certificati bianchi, ma specificamente destinati agli edifici residenziali. Ciò consentirebbe di incentivare e certificare gli interventi di efficientamento energetico anche nel settore privato, favorendo così il miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici attraverso titoli negoziabili.
L’idea del Governo è infatti quella di limitare gli aiuti di Stato, che fino ad ora hanno gravato sui conti pubblici, e stimolare il settore attraverso la creazione di un mercato dei certificati bianchi per il settore residenziale civile e l’estensione del mercato degli attestati di prestazione energetica APE, che certificherebbero interventi di efficientamento energetico sugli edifici residenziali.
Per stimolare ulteriormente il mercato, il Psb propone anche delle semplificazioni, come lo snellimento dei regolamenti condominiali e la creazione di un archivio degli attestati di prestazione energetica (APE) che dialoghi con il Catasto.
Il Governo sta inoltre riflettendo sulla possibilità di introdurre sistemi premiali per le famiglie in condizioni di povertà energetica, finanziabili con le risorse del Fondo sociale per il clima.
La promozione del risparmio energetico attraverso il meccanismo dei certificati bianchi (noti anche come Titoli di Efficienza Energetica) è stata prevista dai decreti ministeriali del 20 luglio 2004. Il successivo D.Lgs. 102/14, attuazione della Direttiva 2012/27/EU, ha ribadito l'importanza del meccanismo, stabilendo che lo stesso rappresenta il regime d'obbligo di efficienza per lo Stato Italiano, prevedendo altresì un contributo a fine 2020 non inferiore al sessanta per cento dell'obiettivo di risparmio energetico nazionale cumulato. I certificati bianchi attestano il conseguimento di risparmi negli usi finali di energia attraverso interventi di incremento dell'efficienza energetica, con associato un valore economico che li rende scambiabili e negoziabili.
Perché l'APE adesso diventa fondamentale per la transizione energetica?
In questo scenario, diventa sempre più fondamentale disporre di un Attestato di Prestazione Energetica (APE) valido e redatto da un certificatore abilitato.
L'APE, infatti, non è solo un documento necessario per la compravendita o la locazione di immobili, ma rappresenta un elemento chiave per accedere ai meccanismi di incentivazione previsti, come quelli relativi ai finanziamenti per gli interventi di efficientamento energetico.
Un APE accurato e aggiornato permette di certificare in modo trasparente la prestazione energetica di un immobile, fornendo una valutazione chiara degli interventi necessari per migliorarla.
Con l'evoluzione delle normative previste per il 2025, e l'ipotesi di trasformare gli APE in strumenti negoziabili simili ai certificati bianchi, avere un attestato corretto diventa non solo un obbligo legale, ma anche un'opportunità economica per valorizzare gli edifici e beneficiare di incentivi dedicati.
Inoltre, un attestato redatto da un professionista abilitato garantisce la massima affidabilità e precisione nella classificazione energetica, un fattore decisivo per accedere ai vantaggi previsti dal Governo e contribuire al raggiungimento degli obiettivi europei di sostenibilità energetica.
In sintesi, l'APE non è solo un obbligo burocratico, ma uno strumento strategico per cogliere le opportunità del mercato dell'efficienza energetica, proteggendo il valore degli immobili e migliorando la loro competitività sul mercato.
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