Lettere di compliance per l'aggiornamento della rendita catastale post-Superbonus: le nuove indicazioni del Fisco
L’Agenzia delle Entrate si prepara a inviare comunicazioni di compliance ai contribuenti che hanno effettuato interventi agevolati dal Superbonus, con l'obiettivo di stimolare l'adempimento spontaneo per l'aggiornamento delle rendite catastali. Tali comunicazioni interesseranno in particolare i casi in cui la cessione di crediti d'imposta legati al Superbonus abbia generato uno scostamento significativo tra il valore attuale dell’immobile e la rendita catastale, non aggiornata in seguito agli interventi. Questo approccio emerge chiaramente dalla circolare del Consiglio Nazionale dei Geometri del 14 gennaio 2025.
23 Gennaio 2025
Obbligo di aggiornamento catastale: le disposizioni normative
I commi 86 e 87 dell’articolo 1 della Legge di Bilancio 2024 (Legge n. 213/2023) confermano l’obbligo per l’Agenzia delle Entrate di verificare la presentazione delle dichiarazioni di variazione catastale per le unità immobiliari interessate da interventi Superbonus. In particolare:
Comma 86: L’Agenzia deve accertare, sulla base di liste selettive elaborate con moderne tecnologie, la presentazione della dichiarazione prevista dal DM n. 701/1994. Tale verifica tiene conto degli effetti degli interventi sulla rendita catastale iscritta negli atti.
Comma 87: Nei casi in cui non risulti presentata la dichiarazione di aggiornamento catastale, l’Agenzia delle Entrate può inviare ai contribuenti lettere di compliance per sollecitare l’adempimento spontaneo, come previsto dalla Legge di Stabilità 2015 (Legge n. 190/2014).
Incremento del valore immobiliare e rendita catastale
Gli interventi incentivati dal Superbonus possono influire positivamente sia sul valore di mercato delle unità immobiliari che sulla loro capacità di reddito, con possibili ripercussioni sulla rendita catastale. Ai sensi dell’articolo 20 del Regio Decreto-Legge n. 652/1939, i proprietari sono obbligati a dichiarare entro 30 giorni eventuali variazioni dello stato degli immobili, comprese modifiche alla consistenza, categoria o classe catastale. Secondo la prassi consolidata (circolare n. 10/2005), è sempre necessario aggiornare la rendita catastale quando gli interventi comportano un incremento del valore immobiliare o della redditività superiore al 15%.
Nuove forme di controllo e stimolo all’adempimento
L’Agenzia delle Entrate condurrà verifiche mirate attraverso l’interoperabilità delle banche dati, tenendo conto di scostamenti significativi tra il valore dei crediti ceduti e le rendite catastali esistenti. Le comunicazioni di compliance, come chiarito nella circolare del Consiglio Nazionale dei Geometri, rappresentano un approccio preventivo per incentivare i contribuenti a regolarizzare la propria posizione. L’attività dell’Agenzia si concentrerà inizialmente su situazioni di maggiore difformità, a prescindere da percentuali di incremento definite, sottolineando l’importanza di adeguare la rendita catastale agli interventi eseguiti, anche per evitare contestazioni future.
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